ALLENAMENTI
Info in caso di annullamento entro le h 14.00 del giorno stesso. In assenza di comunicazioni l'allenamento è confermato
LUGANO/CUREGLIA : Feste dei morti
Note:
Note:
All. Lun - Mer 18.15-19.45
Calendario:
Nov: 5/7/12/14/19/21/26/28
Dic: Allenamenti Indoor
MORBIO INFERIORE: Feste dei morti
Note: ______________________
All. Martedì h.17.30-19.00
Calendario:
Nov: 6/13/20/27
Dic: All. Indoor
BELLINZONA: 25 Ottobre CONFERMATO
All. (Mar) e Gio h. 18.15-19.45
Calendario:
Nov: 6/8/13/15/20/22/27/29
Dic: All. Indoor
EVENTI e TORNEI di TNT
07 Novembre MERCOLEDÌ
COSA: Allenamento HALLOWEEN
DOVE: Campo di Cureglia
H. 18.15 - 19.15
GRIGLIATA e/o TERZO TEMPO: da confermare
NOTE: "Caccia al Dolcetto"
10 NOVEMBRE SABATO - ALLENAMENTO CONGIUNTO A GIUBIASCO/BELLINZONA - Da CONFERMARE
In occasione della partita del Ticino Rugby abbiamo ricevuto l'invito a recarci a Giubiasco per oospitare un allenamento mattutino e tenerci a pranzo. Pomeriggio avremo la possibilità alle 14.00 di assistere alla partita del Ticino Rugby e alla partita del 6 nazioni.
CALENDARIO TORNEI
MESE | U6/U8 | U10/U12 |
ott | 20 | 21 |
nov | 17/18 | 24/25 |
dic | 15/16 | |
gen | 26/27 | |
feb | 23/24 | 16/17 |
mar | 16/17 | 23/24 |
apr | 13/14 | 6/7 |
apr | 28 Torneo Como | |
mag | Torneo Naz | |
giu | 1/2 o 8/9 Festa TNT + Torneo |
Attualmente è fissato solo il week end e non ancora il giorno preciso nè il luogo del torneo. Riservate però le date. A breve potrò essere più preciso e aggiungerò note precise.
mercoledì 11 maggio 2011
Pensieri, parole.
“Ho perso le parole / eppure ce le avevo qua un attimo fa,
dovevo dire cose / cose che sai,
che ti dovevo / che ti dovrei. “ (Ligabue)
Ogni anno è sempre la stessa storia. Ci metto almeno tre giorni a metabolizzare, filtrare, scindere, analizzare, scaricare. Tre giorni a ripensare, rivedere, prendere appunti, ritrovare le parole.
Cosa ci vuole per organizzare un Topolino?
Ci vuole un pullman per viaggiare – facile, chiedi due preventivi, scegli e paghi.
Ci vuole un albergo per dormire – più impegnativo: bisogna confrontare location, comfort, qualità, prezzi – comunque scegli e paghi.
Ci vuole una, anzi due squadre: quella in campo e quella fuori – e qui c’è l’Impresa da realizzare, quella con la I maiuscola, perché non puoi scegliere e pagare. Troppo semplice. Bisogna indurre, persuadere, convincere, incitare, incoraggiare, alle volte trascinare, altre spingere.
E per questo ci vuole soprattutto un Cuore, del Tempo e un Perché.
Il Cuore è quello che ci metti quando, 5 ore prima della partenza per Treviso, riesci a far preparare una torta a forma di campo da rugby per il compleanno di un ragazzo la cui famiglia è appena stata travolta da uno tsunami emotivo devastante e che, nonostante tutto, ha voluto ESSERCI, con la sua squadra, con i suoi amici.
Il Tempo è quello che crei, sottrai, moltiplichi, dilati, investi, alle volte ammazzi, alle volte rubi a famiglia, amici, lavoro, impegni e lo usi per centinaia di email, telefonate, sorrisi, discorsi, richieste di aiuto a chi ti sta intorno.
Il Perché è bene che tu lo conosca già prima: lo scegli, gli dai la forma e il colore che vuoi, e ti aggrappi ad esso ogni volta che una vocina ti chiede: perché lo fai?
Io lo so perché.
Perché ogni volta che arrivo alla Ghirada ho l’animo gonfio di emozione a vedere tutti quei colori, quelle persone, quei bambini.
Perché ogni volta che cammino su quei prati mi sembra di essere travolto da un’onda di energia enorme; voglio farla mia e portarmela dentro per i 12 mesi successivi.
Perché ogni volta che vedo i miei Castori in campo vorrei essere lì con loro a spingere, pulire, passare, placcare, correre, sostenere.
Perché ogni volta che ritorno a casa mi rendo conto che da solo non ce l’avrei mai fatta e, d’altra parte, senza di me questa avventura non sarebbe nemmeno iniziata.
E da questa consapevolezza capisci che il rugby è un po’ una metafora di vita: da solo non combini nulla e prendi delle gran botte, e ci vuole uno che stia davanti con tutti gli altri dietro a dargli sostegno.
Rimangono poi dei pensieri su cosa si poteva fare meglio oppure evitare, pensieri su parole che sarebbe stato bene dire oppure, a poterlo fare, rimangiare.
Visto che solo chi non fa non sbaglia, passo oltre e lascio parlare quelli buoni a criticare. A me rimane di accettare ciò che è stato e ringraziare i giocatori in campo - per aver provato a guadagnarsi il rispetto degli avversari – e i genitori ai bordi del campo - per aver allestito un fantastico accampamento per dare ombra, cibo, conforto a una tribù di 110 persone.
Quest’anno siamo stati una Vera, Grande Squadra. Chi siamo noi? Gli Swiss Barbarians!
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2 commenti:
Mi sono lasciata trasportare dalle parole del nostro Presidente che desidero ringraziare con tutto il cuore per averci accompagnato in quest'avventura che ha dello straordinario.
Chissà se Lui, serio, organizzato, devoto, operoso, generoso, preciso, tanto quanto umano, sa di averci regalato, a noi genitori "in erba", in quell'area di bordo campo immersa da profumi e colori vivaci, momenti preziosi di pura sportività emotiva decisamente indimenticabili?
Eravamo là, con il cuore in subbuglio, orgogliosi ed eccitati, avvolte inquieti, magari con gli occhi sbarrati per evitare di soffrire indirettamente incontri troppo ravvicinati, forse nemmeno reali, ma pur sempre troppo vicini ai preziosi arti delle nostre creature, che, facendosi beffa delle tipiche paranoie genitoriali, hanno supportato egregiamente il peso di ogni sfida, incalzati anche da un sole raggiante e luminoso quanto lo spirito di ognuno di noi.
Non abbiamo sprecato il nostro fiato gridando " Swiss Barbarians! Swiss Barbarians! ", quasi senza ritegno, distruggendo timpani indigeni e consumando ugole troppo poco allenate.
Caro Presidente, siamo tornati vincenti !
Abbiamo portato a casa la coppa delle coppe, l’oro vero, quello che non si appesantisce dalla polvere su un ripiano di una libreria dimenticata o che si appende ad un chiodo. Attraverso questo sport e all’unione delle nostre squadre rossocrociate, abbiamo messo alla prova un lato dell’ etica sportiva che, in nome della solidarietà e della tolleranza, ha onorato il senso della sportività inquanto tale, riconoscendo alla sana competizione il giusto peso; bagaglio culturale che per i nostri ragazzi è e sarà, senza ombra di dubbio, un bene prezioso da non sottovalutare.
Ancora grazie
Mamma Laura
Wow... senza parole di fronte a un tale turbinìo di emozioni... grande Vale e grandi ragazzi... bacione a tutti Emi
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